Ogni ottobre l’attenzione del mondo si sposta verso Stoccolma e Oslo, dove vengono annunciati i vincitori del Premio Nobel. Il riconoscimento è tra i più prestigiosi al mondo e anche nel 2025 le assegnazioni non hanno deluso: dalla medicina alla fisica, fino alle attese per il premio per la pace, i Nobel ci raccontano le eccellenze (e le contraddizioni) della nostra epoca (Ap). Ma come funziona il Premio Nobel? Chi lo assegna davvero? E chi sono stati i vincitori più celebri e più discussi della storia?
Il Premio Nobel è un riconoscimento internazionale assegnato ogni anno a persone o organizzazioni che hanno apportato "i maggiori benefici all'umanità" nei campi della fisica, chimica, medicina, letteratura e pace. Dal 1969 si è aggiunto anche il premio per le scienze economiche, finanziato però separatamente dalla Banca di Svezia (Nyt).
La sua forza sta nella credibilità accumulata nel tempo: più di un secolo di premi, spesso assegnati a figure che hanno realmente segnato il progresso dell’umanità (Agi).
Alfred Nobel, nato a Stoccolma nel 1833, era un ingegnere, inventore e industriale. La sua invenzione più famosa, ma anche la più controversa, fu la dinamite. Pur avendo depositato oltre 350 brevetti, Nobel è ricordato soprattutto per aver destinato la sua enorme fortuna alla creazione dei premi che portano il suo nome.
La leggenda narra che la decisione nacque dopo aver letto per errore un necrologio prematuro su di sé, intitolato: "Il mercante di morte è morto". Scioccato, Nobel volle essere ricordato non per le sue armi, ma per il suo contributo all’umanità (Quotidiano Nazionale).
Il meccanismo di assegnazione dei Nobel è complesso e riservato. Ogni anno, enti accademici selezionati, come il Karolinska Institutet per la medicina o l’Accademia Reale di Svezia per la fisica e la chimica, raccolgono centinaia di candidature, inviate da professori universitari, ricercatori, ex premiati e membri delle accademie stesse (Corriere).
Le candidature sono segrete per 50 anni e la selezione dura mesi. Solo chi ha realmente segnato una svolta scientifica, culturale o umanitaria può aspirare al riconoscimento. Un Nobel non si vince per una singola pubblicazione, ma per l'impatto duraturo sul mondo (Internazionale).
Nel 2025, il premio consiste in circa 11 milioni di corone svedesi, pari a 969.000 euro. Se ci sono più vincitori per una stessa disciplina, il premio viene suddiviso.
Oltre al denaro, i premiati ricevono una medaglia d’oro (18 carati placcata) e un diploma personalizzato. In alcuni casi, le medaglie sono state messe all’asta: quella di James Watson, scopritore del Dna fu venduta per oltre 4 milioni di dollari nel 2014 (Quotidiano Nazionale).
Il Premio Nobel per la Fisiologia o Medicina 2025 è stato assegnato a Mary E. Brunkow, Fred Ramsdell e Shimon Sakaguchi per le loro scoperte sui linfociti T regolatori (T-reg), una sottopopolazione di cellule immunitarie fondamentali per mantenere l'equilibrio del sistema immunitario (Reuters).
Il loro lavoro ha rivoluzionato la comprensione delle malattie autoimmuni, aprendo la strada a trattamenti innovativi per il diabete di tipo1, la sclerosi multipla e altre patologie croniche (Ap).
Il Premio Nobel per la Fisica 2025 è andato a John Clarke, Michel Devoret e John Martinis per i loro contributi pionieristici al calcolo quantistico. In particolare, hanno sviluppato circuiti superconduttivi in grado di mantenere la coerenza quantistica, una condizione essenziale per i computer quantistici (Bbc).
Questa tecnologia promette una rivoluzione in settori come la crittografia, la simulazione di molecole complesse e l’intelligenza artificiale. Il loro lavoro è alla base dei progressi recenti di aziende come Ibm e Google (Nyt).
Gli scienziati Susumu Kitagawa, Richard Robson e Omar Yaghi hanno vinto il premio Nobel per la chimica 2025 per aver sviluppato una nuova forma di architettura molecolare, che ha portato alla creazione di materiali in grado di aiutare ad affrontare sfide quali il cambiamento climatico e la carenza di acqua potabile.
I tre premiati hanno lavorato alla creazione di strutture molecolari, note come framework metallo-organici o Mof, con ampi spazi attraverso i quali possono fluire gas e altre sostanze chimiche e che possono essere utilizzate per raccogliere l'acqua dall'aria del deserto, catturare l'anidride carbonica o immagazzinare gas tossici (Agi).
Descrivendo le "proprietà inaudite" di questi materiali, la commissione giudicatrice ha affermato che alcuni di essi hanno una superficie straordinariamente ampia: un materiale poroso delle dimensioni di una piccola zolletta di zucchero può avere una superficie pari a quella di un grande campo da calcio. "Una piccola quantità di questo materiale può essere quasi come la borsetta di Hermione in Harry Potter", ha affermato Olof Ramstrom, membro del Comitato Nobel per la Chimica (Reuters).
Sembra provocatorio, ma Donald Trump è stato ufficialmente nominato per il Premio Nobel per la Pace 2026 da alcuni parlamentari norvegesi. La motivazione: il possibile ruolo nella negoziazione di un accordo tra Ucraina e Russia e nelle trattative per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas (Cnn).
Sebbene le probabilità siano basse, Trump è stato nominato anche in passato (2020 e 2021) e una sua eventuale vittoria avrebbe implicazioni geopolitiche ed etiche molto discusse.
Senza contare che il consigliere senior della Casa Bianca per il commercio, Peter Navarro, questa estate, aveva proposto Trump anche come candidato per il Nobel all’Economia (Newsweek).
Anche questo premio non è ancora stato assegnato, ma tra i candidati più citati per il Nobel 2025 ci sono:
Come sempre, l’Accademia Svedese potrebbe sorprendere scegliendo una figura meno nota, ma dalla scrittura innovativa (Il Post).
Tra i premiati più famosi troviamo:
Mentre tra le grandi dimenticate:
Il Nobel ha spesso escluso le donne e i ricercatori "fuori dal sistema", evidenziando i limiti culturali anche di un premio così prestigioso (Dw).
Secondo una leggenda mai confermata, Nobel avrebbe escluso la matematica perché un matematico gli aveva “rubato la fidanzata”. In realtà, sembra più plausibile che Nobel non considerasse la matematica "utile all’umanità" come le discipline pratiche citate nel suo testamento (La Stampa).
Oggi, il vuoto lasciato è stato in parte colmato dalla Medaglia Fields e dal Premio Abel, considerati i “Nobel della matematica”.
Il Premio Nobel continua a essere uno specchio del nostro tempo (Al Jazeera). I vincitori del 2025 confermano l’importanza di ricerca, diplomazia e innovazione tecnologica in un mondo sempre più complesso. Allo stesso tempo, le polemiche e le omissioni ci ricordano che nessun premio è perfetto.
Ciò che conta, forse più dei nomi, è l’idea alla base del Nobel: riconoscere chi prova a migliorare il nostro futuro. In un’epoca di incertezze, è ancora un faro da seguire.